L’attaccante belga, l’uomo più atteso nella gara di ieri, non è riuscito ad incidere quasi per nulla sul match.
Inter-Roma è terminata 1-0 per i padroni di casa e per ironia della sorte ha segnato il nuovo numero 9, quello che forse non ci sarebbe stato se Lukaku avesse fatto ritorno a Milano.
La prova
I divieti non hanno spaventato, ieri a San Siro i fischietti sono entrati ed erano tantissimi: il belga, secondo il Corriere dello Sport, ha risentito enormemente del clima visto che non ha combinato nulla di buono. Per carità, l’atteggiamento tattico di tutta la Roma non lo ha per niente aiutato, ma le sue caratteristiche dovrebbero esaltarsi in match come questi; la sua abilità a proteggere e pulire palloni sporchi per far salire i compagni ieri non si è vista per nulla.
I saluti
Il quotidiano analizza quanto fatto dal centravanti tuttora di proprietà del Chelsea a partire dal riscaldamento: qualche risata coi compagni e applausi di ringraziamento al settore ospiti. Il belga ha salutato Mkhitaryan e Calhanoglu prima dell’ingresso in campo mentre con Barella e Acerbi non c’è stata la stretta di mano.
Il passato
Ieri forse proprio il goal vincente di Thuram, il suo erede per molti versi, ha chiuso un cerchio; nessuno però, neanche lui, può dimenticare i circa 80 goal in più di 130 partite in nerazzurro, lo Scudetto vinto e le finali di Champions ed Europa League raggiunte.
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